18/01/2022

A Natale il Kitsch è permesso

A Natale il Kitsch è permesso

A Natale, ciò che altrimenti è fuori luogo è permesso: decorazioni pacchiane e in abbondanza! Cerchiamo di spiegare perché il Natale può sfidare tutte le questioni di stile.

Ghirlande di abeti con luci fatate, renne illuminate nel giardino difronte casa, grandi palline natalizie e angeli colorati decorano i rami nei vasi. Stelle splendenti alla finestra, Babbo Natale e altre figure che cavalcano i davanzali, fiocchi di neve in bella mostra sui vetri delle finestre e ciotole di vetro con decorazioni natalizie, dorate e argentate; candele ovunque si posi lo sguardo. La stagione prenatalizia dell’Avvento è un momento in cui possiamo eccezionalmente dire, che più kitsch c’è, meglio è. Puoi decorare tutto ciò che vuoi e come vuoi. L’unico limite è dato dal tuo grado di sopportazione rispetto ad opulenza, stravaganza ed abbondanza. Molti chiudono un occhio perché sanno che tra quattro settimane, tutto questo variopinto caos sarà solo un ricordo.

Anche sul posto di lavoro, non si può ignorare il fatto che il Natale è alle porte. Piatti traboccanti di biscotti, mandarini, pannelli decorati e naturalmente, stelle di Natale adornano le scrivanie.

Alcuni lo chiamano kitsch, altri lo chiamano sentimento familiare misto a ricordi d’infanzia e calore del cuore.

Per Kitsch, s’intende per lo più un’aggettivo che indica qualcosa di cattivo gusto. Ed è spesso associato a tipi di arte sentimentali, svenevoli e patetici.

Il kitsch è importante

Abbiamo bisogno del kitsch nella nostra vita di tanto in tanto, anche se siamo dei convinti puristi del bello. Soprattutto a Natale, ci piace distrarci dai problemi del mondo con il kitsch. Vogliamo riconciliarci con noi stessi, con il mondo che ci circonda e in fondo in fondo, con tutti coloro che in qualche modo ci osteggiano. Scoppia un sentimento di desiderio, di armonia e di pace nel mondo; per questo abbiamo bisogno del kitsch.

Si tratta semplicemente di bisogni esistenziali che ci fanno desiderare un mondo sano, sicurezza e casa. Tutto il kitsch di dicembre fa scattare questi bisogni e desideri in noi. Con le stelle, gli angeli, le luci fatate e le palline scintillanti, tutto ciò riesce meravigliosamente!

Nella nostra vita di tutti i giorni, questi aneliti vengono sicuramente a mancare. Al lavoro dobbiamo essere efficienti. Magari siamo impegnati a far quardare i conti e c’è poco spazio per il sentimentalismo. A casa prevale la routine quotidiana: lavare, cucinare, pulire, fare la spesa. Anche qui, i bisogni di cui sopra, di solito passano in secondo piano.

Natale – Il tempo fuori dalla routine

Il Natale è il momento in cui scoppiano in noi i grandi sentimenti. Tutto è un po’ più romantico, più amorevole, più sociale e un po’ più del semplicemente „solo buono“. A Natale ci rendiamo conto che c’è di più nella vita che l’orientamento all’azione, la razionalità e la compostezza. I grandi sentimenti ci conducono attraverso i giorni. Il desiderio di sicurezza, la vicinanza alla famiglia e la coesione nella società, passano in primo piano. Emerge una grande forza che ci unisce tutti. La nostra società sta diventando sempre più diversificata, gli interessi sono più individuali che mai e i bisogni sono sbilanciati. Questo rende gli eventi come il Natale, dove promuoviamo la coesione attraverso eventi che uniscono, ancora più importante. E ogni anno il Natale diventa ancora più kitsch!

Perché il Natale è la festa dei sentimenti?

Ci vogliono sentimenti perché la gente si entusiasmi per qualcosa e si unisca. La storia della passione di Gesù è una storia piena di molti sentimenti. C’è povertà e ricchezza, bene e male, nascita, sofferenza e resurrezione. Apre il cuore della gente. Tutti vogliamo credere nella bontà e nei giorni di Natale, diventa realmente possibile.

Natale – L’infanzia e le sue tradizioni

Dimentichiamo molte cose nella nostra vita – esperienze sia belle che brutte. Ma non dimenticheremo mai come abbiamo festeggiato il Natale da bambini. Che sensazioni avevamo, che biscotti si preparavano, con quanta impazienza dovevamo aspettare e quanto aspettavamo questa “festa” per settimane. L’eccitazione, la tensione, le tradizioni. Non lo dimenticheremo per il resto della nostra vita e lo riviviamo ogni anno. Ci sentiamo catapultati indietro nell’infanzia, in un senso di sicurezza, in un mondo ideale.

 

Ci piace ricordare questo mondo perfetto, anche se spesso così perfetto non era. Lasciamo che la situazione e la celebrazione conservino la loro particolarità, ricordando solo gli eventi belli e continuiamo a sperare innocentemente in un mondo ideale.

Le tradizioni vengono trasmesse alle prossime generazioni della famiglia ed è importante che tutto rimanga come è sempre stato.

I canti di Natale, il cibo che si prepara e i parenti che si invitano; tutto deve rimanere come è sempre stato.

È giusto avere una mentalità aperta e possiamo anche accantonare le tradizioni ogni tanto! Ma, vedrai, l’anno prossimo tutto sarà come sempre è stato. Perché le tradizioni creano sentimenti, alleviano e danno stabilità emotiva ed è quello che vogliamo avere e godere a Natale. Tutto l’anno dobbiamo fare i conti con routine e problemi vari, ma a Natale possiamo contare sulle care vecchie tradizioni.

E ora vivi il tuo kitsch, che gennaio è quasi alle porte!

 

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